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Articoli :: Cig, record a marzo peggior risultato da 10 mesi

21 Apr 2012

Lavoro

Dati Cgil: 1900 euro in meno in busta paga. Fornero ai sindacati: Soluzione per esodati



ROMA - Esplode la richiesta di ore di cig a marzo. Secondo la Cgil con poco meno di 100 mln di ore e' il peggiore risultato degli ultimi 10 mesi. Le 99.722.546 ore di marzo segnano su febbraio un +21,63%. Da inizio anno oltre 455 mila lavoratori hanno subito un taglio del reddito per circa 908 mln di euro, pari a 1.900 euro per ogni singolo lavoratore.

FORNERO AI SINDACATI, INCONTRO PER SOLUZIONE - Il ministro Elsa Fornero ha proposto ai sindacati "un primo incontro per ricercare soluzioni quanto più condivise" sul problema degli esodati. La lettera, che non individua ancora una data, sottolinea il "comune interesse" a "collaborare per rassicurare i lavoratori interessati, evitando incresciose incomprensioni e fraintendimenti".Il ministro del Lavoro ha scritto una lettera di due pagine ai leader di Cigl, Cisl, Uil e Ugl. Affronta il tema degli esodati ma indica che un incontro "potrebbe costituire occasione utile anche per un esame della problematica connessa alle ricongiunzioni onerose", altro nodo sul fronte delle pensioni al centro della manifestazione unitaria dei sindacati della scorsa settimana. Elsa Fornero premette di aver già chiarito "come si sia arrivati, in sede tecnicà ha determinare il numero" degli esodati, che il ministero definisce "salvaguardati". Ed auspica "pertanto che ogni dubbio, alimentato da notizie e dati basati su elementi non omogenei né coerenti, possa essere stato fugato". Dubbi e incertezze, indica il ministro, sarebbero nati "dalla confusione tra tre platee ben distinte: quella appunto dei salvaguardati" e "la platea del tutto diversa dei lavoratori per i quali, in base ad accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011 fosse previsto, al termine di un percorso di fruizione di strumenti di integrazione reddituale (cig, mobilità) l'accesso al trattamento pensionistico". Per questa seconda platea, ribadisce il ministro, "il governo sta valutando l'adozione di specifici interventi, ai fini dei quali é indispensabile definire le caratteristiche e le reali dimensioni, in relazione anche all'arco temporale che separa ciascuno dei lavoratori dal raggiungimento dei requisiti pensionistici, da un lato, previgenti, e, dall'altro, introdotti dalla riforma. E' evidente che in funzione di ciò vanno modulate le misure volte a garantire tutela reddituale per i casi di maggiore problematicità". Confido, dice il ministro, che "ove il lasso temporale che separa il lavoratore dalla pensione sia ampio non si debba ipotizzare il ricorso solo ad un accesso al trattamento pensionistico piuttosto che di prolungamento di integrazione salariale, quanto lavorare anche nella prospettiva di offrire nuove opportunità occupazionali in funzione dell'auspicata ripresa economica, così da evitare di disperdere professionalità utili". "Naturalmente", rileva il ministro del Lavoro, "ogni soluzione non potrà che essere ricercata in un quadro di compatibilità finanziaria, ancor più imposta dalla persistente situazione di difficoltà economica".

Fonte: ansa.it

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