Articoli :: Mutui con vista sullo spesometro
28 Gen 2011
Si delinea quello che sarà l’impatto dei mutui sul futuro accertamento sintetico alla luce dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle EntrateIn sede di rideterminazione del reddito del contribuente, le rate pagate impatteranno per cassa. I mutui saranno inseriti nello “spesometro”<u>,</u> dal momento che non saranno più considerati in termini di ricostruzione induttiva del reddito. Tuttavia, le spese sostenute per il mutuo avranno comunque una funzione di “erosione” delle disponibilità finanziarie, sul fronte difensivo. Dalle disponibilità andranno, infatti, sottratte prioritariamente le spese note, quali appunto le rate di mutuo, e solo l’eventuale saldo positivo potrà essere utilizzato per giustificare la presunzione del redditometro.
Rileveranno anche le spese superiori a 3.600 euro, anche se non è ancora chiaro in che modo si debba procedere alla raccolta delle informazioni. Dubbi anche su chi debba riguardare l’informazione, su come comportarsi per i pagamenti rinviati nel tempo e, in alcuni casi anche rateizzati, e su come attestare la correttezza dei dati raccolti, dal momento che il provvedimento attuativo impone l’obbligo di reperire solo il codice fiscale. Pertanto, chi sostiene la spesa non è tenuto ad esibire alcun documento, se non il proprio codice fiscale. (Angelica De Pace)
Italia Oggi, 28 Gennaio 2011, pag. 22 (Imposte e Tasse) – Mutui con vista sullo spesometro. Maurizio Tozzi.