Il tribunale di Firenze ha interpretato l'articolo 1 della nuova legge fallimentare per affermare che non è sufficiente rientrare nei parametri dimensionali individuati dalla legge per essere considerati piccoli imprenditori ma occorre anche un requisito qualitativo.

Con sentenza n. 20 del 31 gennaio 2007, i giudici hanno osservato che possono essere assoggettati a procedure concorsuali sia i piccoli imprenditori, ex articolo 2083 codice civile, se superano i limiti dimensionali fissati dall'articolo 1 sia gli imprenditori che non superano i limiti dimensionali e che non possono essere qualificati piccoli imprenditori ex articolo 2083.

Secondo quanto sostenuto dal legislatore del 2006 il fatto di essere al di sotto dei limiti dell'articolo 1 non determina l'automatico riconoscimento della qualità di piccolo imprenditore a fini fallimentari; tali limiti stanno a significare una presunzione legale di impresa media ai fini fallimentari.

Ciò ha una valenza se si pensa che non deve essere precluso ad un soggetto esercente attività commerciale che rientra tra i piccoli imprenditori, la possibilità di definire la propria situazion debitoria nell'ambito di una procedura concorsuale, dirigendolo verso procedure esecutive mobiliari più complicate da gestire.  

Il Sole 24 Ore - 12 febbraio 2007, pag. 51 - Soggette a fallimento anche le piccole imprese - Vincenzo Pilla