IMU, alla ricerca dell'aliquota giusta

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Inviato da mario 04 Dic 2013 - 11:37

Il caos dell'Imu non si riflette solo sui possessori di abitazioni principali, ma anche sui proprietari di seconde case, case affittate o a disposizione....

Il caos dell'Imu non si riflette solo sui possessori di abitazioni principali, ma anche sui contribuenti che sicuramente dovranno andare alla cassa per il saldo, come i proprietari di seconde case, affittate o a disposizione. Questi soggetti – in molti Comuni – non hanno ancora avuto modo di conoscere con certezza le aliquote da usare in vista della scadenza del versamento, previsto per lunedì 16 dicembre (salvo proroghe).

I Consigli comunali, infatti, hanno avuto tempo fino a sabato 30 novembre per deliberare le nuove aliquote e le regole dell'imposta per il 2013. E avranno tempo, ancora, fino al 9 dicembre per pubblicare le delibere sui propri siti internet. Solo dalla pubblicazione, infatti, le nuove regole diventano efficaci.

Morale: fino a metà novembre la metà dei municipi italiani non aveva ancora deliberato. Molti l'hanno fatto in questi ultimi giorni. In alcuni casi, addirittura, il Consiglio comunale è convocato fuori tempo massimo, come ad esempio a Vieste (Foggia), dove i consiglieri si riuniranno per deliberare domani mattina, 3 dicembre.

In questo quadro si è inserita, all'ultimo momento, la grande incognita dell'Imu sulla prima casa. Così, la Secal, la società che gestisce i tributi del comune di Alghero (Sassari), venerdì pubblicava sul suo sito una bella scritta a caratteri maiuscoli e di colore rosso: «Avvertenza: Le indicazioni fornite potrebbero essere soggette a variazioni a fronte di eventuali modifiche apportate alla legge nazionale».

Il disorientamento dei cittadini si coglie nelle parole degli operatori che dovrebbero aiutarli a sciogliere i nodi dei versamenti, come racconta Paolo Conti, direttore del Caf Acli: «Venerdì mattina i nostri uffici nei Comuni che hanno aumentato le aliquote sull'abitazione principale, in particolare a Milano e Brescia, sono stati presi d'assalto dai contribuenti che volevano capire quanto c'è pagare. La situazione – aggiunge – è complicata. Ci sono contribuenti in difficoltà con i pagamenti, ma soprattutto ci sono tante persone che vorrebbero sapere esattamente quanto devono pagare, anche per programmare le spese natalizie, e oggi invece non hanno certezze».

Peraltro, non basta, come negli anni scorsi, consultare il sito delle Finanze per conoscere le aliquote. Bisogna andare a cercare sui siti dei singoli municipi: «I nostri associati – spiega Mirco Mion, presidente dell'Associazione dei geometri fiscalisti (Agefis) – stanno ricostruendo le delibere adottate dai diversi Comuni. Ma fino a pochi giorni fa mancava ancora all'appello quasi metà delle amministrazioni e non è neppure escluso che qualcuno abbia deciso in extremis di tornare sui propri passi, magari ritoccando altre aliquote, per neutralizzare l'incremento dell'Imu sull'abitazione principale. Per questo auspico un rinvio al 27 dicembre della scadenza per il saldo».

La consulta dei Caf, come spiega il coordinatore Valeriano Canepari, «ha già fatto partire un invio massivo ai contribuenti di F24 compilati, tenendo conto delle aliquote reperibili sui siti dei Comuni entro il 15 novembre. Certamente – aggiunge – non potevamo aspettare oltre». (Cristiano Dell'Oste [1] e Valentina Melis [2])

Fonte: ilsole24ore.it



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