Decreto Semplificazioni, spunta l'Imu-bis

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Inviato da mario 21 Apr 2012 - 11:12

Comuni la useranno per finanziare opere pubbliche. Istituita dal governo Prodi nel 2007, poi inserita nel Federalismo fiscale



Nel decreto sulle semplificazioni fiscali è stata inserita alla Camera, a sorpresa, una norma che potrebbe essere considerata come una Imu-bis. La nuova tassa di scopo nelle mani dei sindaci si comporta come l'Imu ed è una vera e propria tassa sul mattone.

Imu-bis. Come base imponibile ha la rendita catastale, innalzata del 60% dal decreto Salva-Italia, aliquota fino al 5 per mille, colpisce tutti gli immobili. Aumentano anche le opere finanziabili (lo "scopo"), come il restauro e la conservazione di monumenti e palazzi storici, oltre che nuovi spazi per eventi, potenziamento del trasporto locale, arredi urbani significativi, giardini, musei. I sindaci individuano quindi l'opera, definendo aliquota e tempi, ed emettono il regolamento. Se entro due anni dal progetto l'opera non comincia, l'imposta dovrà essere restituita. Applicata per un tempo che può arrivare fino a 10 anni, finanzierà il 100% delle opere, estesa anche alle prime case.

Il percorso della tassa di scopo. L'imposta di scopo era stata istituita da Prodi con la Finanziaria 2007 e doveva servire ai Comuni per coprire le opere pubbliche, prime case escluse. Ma fu utilizzata pochissimo, da neanche 20 città. Poi ricompare nel decreto sul Federalismo fiscale dello scorso anno, risolvendosi però in un nulla di fatto. Ora rispunta, rafforzata, nel decreto semplificazioni: applicata per il doppio del tempo, fino a 10 anni dai 5, finanzierà il 100% delle opere, non più il 30, estesa anche alle prime case.

Fonte: ilmessaggero.it



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