Tra il 2005 e il 2006, società per azioni e Srl con un unico socio hanno fatto segnare una crescita a due cifre
Sempre più appeal per Srl e Spa senza soci
Agli imprenditori piace la società individuale. A tre anni dalla riforma del diritto societario (introdotta dal decreto legislativo n. 6/03, ma operativa a tutti gli effetti dal 1° gennaio 2004) l’anagrafe delle aziende attive nella Penisola mostra soprattutto questo trend: tra il 2005 e il 2006, società per azioni e Srl con un unico socio hanno fatto segnare una crescita a due cifre. Il circolo virtuoso che avrebbe dovuto incentivare il passaggio da forme organizzative più semplici (ditte individuali e società di persone) a strutture più evolute sotto l’aspetto della governance e della trasparenza contabile (le società di capitali in genere e il tipo della società per azioni, in particolare) sembra però restare confinato ai buoni propositi della riforma. Se infatti il riordino mirava a sostenere la maturazione delle aziende italiane e a traghettarle verso modelli giuridici più complessi e più aperti al mercato dei capitali, questo scopo sembra lontano dal realizzarsi. D’altronde, le resistenze e un certo tradizionalismo che ancora pervadono il mondo industriale e professionale non hanno creato un humus favorevole a questa trasformazione.Marco Bellinazzo, Più appeal per Srl e Spa senza soci, in Il Sole 24 Ore, 26/03/2007, pag. 29
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