Fisco più generoso sui contributi

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Inviato da omnia-vv 18 Gen 2007 - 15:55

...cambiamento del trattamento fiscale riservato ai contributi pagati alla previdenza complementare.

Italia Oggi
Fisco più generoso sui contributi


La riforma della previdenza integrativa, in vigore dal 1° gennaio 2007, prevede anche un cambiamento del trattamento fiscale riservato ai contributi pagati alla previdenza complementare.

La nuova disciplina prevede il principio della libera determinazione da parte dei soggetti interessati della contribuzione da versare alla forma pensionistica complementare alla quale si è deciso di aderire; i lavoratori possono autodeterminare l'entità della contribuzione che intendono destinare alla costruzione di una pensione integrativa e possono anche decidere di contribuire solo con il tfr.

Con riferimento ai lavoratori dipendenti che aderiscono ai fondi collettivi le modalità e la misura minima della contribuzione a carico del datore di lavoro e del lavoratore stesso possono essere stabilite dai contratti e dagli accordi collettivi, anche aziendali. Invece, gli accordi tra soli lavoratori possono determinare il livello minimo della contribuzione a carico degli stessi.

Con la riforma è stato eliminato il doppio vincolo alla deduzione massima, ovvero il limite fissato all'importo più piccolo tra il 12% del reddito e 5.164,57 €; infatti i contributi destinati alla previdenza integrativa sono deducibili dal reddito complessivo per un importo non superiore a 5.164,57 €. Si avrà quindi un beneficio a favore dei titolari di reddito inferiore a 43.038,00 €.

Di conseguenza, anche chi consegue redditi inferiori alla cifra menzionata può dedurre i contributi versati fino a 5.164,57 €.

Inoltre, con la nuova disciplina si potrà fruire della deduzione fiscale anche dei contributi versati nell'interesse di persone a carico, a condizione che le stesse si trovino in tale situazione; pertanto, la deduzione spetta al soggetto nei confronti del quale le persone sono a carico e per l'ammontare di contributi non dedotto dalle persone stesse, fermo restando il limite di 5.164,57 €.

Ancora, si prevede un regime agevolato speciale per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, che possono superare il limite di deduzione. Essi, dopo il quinto anno di partecipazione alla previdenza integrativa possono dedurre dal reddito complessivo i contributi eccedenti il limite di 5.164,57 € pari alla differenza tra 25.822,85 € e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche.

Tale deduzione è possibile nei 20 anni seguenti al quinto anno di partecipazione e per un importo non superiore a 2.582,29 €.

Si prevede poi che sulle somme eccedenti il limite di 5.164,57 €, corrispondenti alle anticipazioni reintegrate, al contribuente è riconosciuto un credito d'imposta pari all'imposta pagata al momento della fruizione dell'anticipazione, proporzionalmente riferibile all'importo reintegrato.

Per quanto riguarda la parte di contributi versati che non hanno fruito della deduzione il lavoratore deve comunicarlo alla forma pensionistica complementare entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui è stato effettuato il versamento o, se antecedente, alla data in cui sorge diritto alla prestazione, dell'importo non dedotto o che non sarà dedotto nella dichiarazione dei redditi.

Infine, si riassumono le possibilità previste per i lavoratori dipendenti che contribuiscono alla previdenza obbligatoria Inps da dopo il 29 aprile 1993; se essi sono già iscritti ad un fondo negoziale non devono comunicare nulla al datore di lavoro, se invece sono iscritti ad un fondo non negoziale potranno integrare la contribuzione con il Tfr maturando e quelli che hanno intenzione di iscriversi ora potranno aderire sia con la normale contribuzione e sia con il trasferimento integrale del Tfr.

Mentre per i dipendenti non iscritti e che non sceglieranno entro giugno i datori di lavoro trasferiranno il Tfr maturando al fondo negoziale, se esiste, o a quello disposto da accordi collettivi o, in mancanza di entrambi, al fondo residuale Inps.

Infine, i dipendenti non iscritti e che non intendono aderire a nessuna forma di previdenza complementare dovranno necessariamente dichiararlo al datore di lavoro entro il 30 giugno prossimo.

Italia Oggi - 11 gennaio 2007, pag. 36 - Fisco più generoso sui contributi - Daniele Cirioli

Il Sole 24 Ore - 11 gennaio 2007, pag. 26 - Opzione, eccezioni limitate - Nevio Bianchi



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