L'agenzia delle Entrate, con risoluzione n. 1/E di ieri, ha fornito quattro precisazioni in risposta a un'istanza di interpello avanzata da un Centro autorizzato di assistenza fiscale (Caaf). Questi, in sintesi, i chiarimenti dell'amministrazione finanziaria:

- ai fini della detrazione del 36%, è agevolabile anche l'acquisto di un diritto reale di godimento come l'usifrutto; l'agevolazione deve essere riconosciuta a chi sostiene la spesa e in ogni caso entro i limiti dell'importo fatturato, in relazione al valore dei diritti acquistati dai singoli contribuenti che risultano dall'atto di compravendita o di assegnazione del diritto immobiliare;

- i contributi versati ai fondi pensione e alle forme pensionistiche individuali sono deducibili dal reddito nei limiti e alle condizioni previste dall'art. 10, comma 1, lett. e-bis) del Tuir; sono inoltre previste speciali deduzioni in caso di ipotesi particolari;

- se il sostituto, nell'ambito dell'assistenza fiscale, non ha effettuato i conguagli a debito per intervenuta cessazione del rapporto di lavoro o per aspettativa, i versamenti devono essere fatti dal dipendente secondo le modalità e i termini ordinariamente previsti per il versamento delle somme dovute in base alla dichiarazione annuale dei redditi;

- nel caso di acquisto di un immobile allo "stato grezzo", ossia non ultimato, può essere applicata la norma di cui all'art. 15, comma 1-ter del Tuir, che disciplina la detrazione Irpef del 19% per gli interessi passivi sui mutui contratti per la "costruzione" di una unità immobiliare da adibire ad abitazione principale.

Il Sole-24 Ore - 10 gennaio 2007, pag. 28 - Il beneficio del 36% esteso all'usufrutto - Tonino Morina

Italia Oggi - 10 gennaio 2007, pag. 39 - Usufrutto, detrazioni al 36% - Norberto Villa