... la normativa vigente stabilisce che l'impossibilità di raggiungere l'ammontare di ricavi ...
Il Sole 24 Ore Società di comodo blindate
In materia di società di comodo, la normativa vigente stabilisce che l'impossibilità di raggiungere l'ammontare di ricavi, proventi e incrementi di rimanenze presuntivamente determinati dal legislatore sulla base di attività svolte dall'impresa può formare oggetto di "interpello disapplicativo" anche in presenza di oggettive situazioni che non rivestono carattere straordinario e che possono verificarsi ogni anno.
Su questo aspetto andrebbe chiarito se, in situazioni simili, l'istanza di interpello disapplicativo deve essere predisposta ogni anno o, in presenza di immutate condizioni di riferimento la risposta positiva per un periodo d'imposta possa intendersi automaticamente estesa anche a quelli successivi.
La Finanziaria 2007, peraltro, elimina l'inciso "salvo prova contraria" dal cmma 1 dell'art. 30 della legge 724/94, ossia la previsione che faceva inquadrare la disciplina delle società di comodo tra le presunzioni relative.
Ciò potrebbe significare - paradossalmente - che la presunzione sia adesso assoluta, con la conseguenza che non verrebbe più ammessa la possibilità di fornire la prova contraria. Il contribuente, in altre parole, non potrebbe nemmeno impugnare l'atto di accertamento emesso dal Fisco qualora non si fosse adeguato ai valori minimi richiesti. L'eventuale impugnazione potrebbe riguardare solo l'incostituzionalità della norma in quanto contraria al principio della capacità contributiva.
Il Sole-24 Ore - 9 gennaio 2007, pag. 28 - Società di comodo blindate - Dario Deotto, Giorgio Gavelli