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Articoli :: Arriva il Riccometro: vita dura per i furbetti del welfare

15 Giu 2013

NewsDopo Spesometro e Redditometro, questa volta tocca al Riccometro, l'ennesimo "metro" varato nel tentativo di stanare gli evasori.

E' l'ennesimo "metro" varato nel tentativo di stanare gli evasori. Dopo Spesometro e Redditometro, questa volta tocca al Riccometro, un nuovo strumento studiato per rendere più chiaro e trasparente l'accesso ai servizi di welfare. In altre parole, è un modo per beccare i furbetti che, pur vivendo agiatamente, scalano le graduatorie e riescono ad accaparrarsi borse di studio, servizi sociali, posti in asili nido. Per raggiungere l'obiettivo, il governo Letta ha ereditato un'idea dell'esecutivo Monti: rimodulare l'Isee, includendo nel conteggio non solo il reddito dichiarato nel 730 e gli immobili, ma anche Bot, obbligazioni, buoni fruttiferi, azioni. E ancora gli assegni per i figli, le pensioni di invalidità o le borse di studio. Yacht e auto di lusso faranno guadagnare punti e spingeranno in alto l'indice del Riccometro, rendendo più difficile l'accesso ai benefici del welfare. La nuova Isee colmerà una falla su cui i furbetti si sono adagiati negli ultimi 15 anni: non sarà più possibile, con una semplice autocertificazione, nascondere dal calcolo i risparmi sostenendo di non avere un conto in banca. Un espediente usato dall'80% degli italiani. Le dichiarazioni saranno incrociate con la banca dati del Fisco e chi dichiara il falso pagherà salatole. Resta uno spiraglio per i "ladri del welfare": ritirare i risparmi dal conto, firmare l'Isee dichiarando di non possedere nulla per poi tornare allo sportello e versare i soldi. Le storture possibili come questa, però, sono poche. E comunque molti inferiori rispetto a quello concesse dalla vecchia Isee. Sarà più difficile la vita per chi intende scalare la graduatoria degli asili nido. Oggi è ancora possibile adottare questo trucchetto: genitori non sposati, due residenze diverse. Padre con uno stipendio principesco e madre casalinga. Se il bambino è a carico di quest'ultima, risulta nullatenente. A rigor di Isee, per l'accesso a un asili nido, sarà più alto in graduatoria di un bambino figlio di un operaio in cassa integrazione, anche se gode della sostanziosa busta paga del genitore. Nuova modulazione anche per figli a carico e disabili. Rispetto al passato, fino al secondo figlio non cambia nulla, mentre gli sgravi aumentano dal terzo in poi. Una sorta di quoziente familiare, che favorirà soprattuto le famiglie molti numerose.  Lo sgravio per i disabili, oggi uguale per tutti, sarà crescente su tre livelli: disabilità grave, media e non autosufficienza. Deducibile anche l'affitto, fino a 7 mila euro l'anno

Fonte: affariitaliani.it

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