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Articoli :: Spesometro differito di 2 mesi

16 Apr 2011

Fiscale - Tributario

Con il provvedimento n. 59327/2011 delle Entrate: i commercianti non dovranno più comunicare entro il 1° maggio i dati relativi agli acquisti di beni e servizi, ma entro il 1° luglio.



Due mesi di tempo in più per il debutto dello spesometro sulle operazioni “B2C”. La comunicazione dei dati relativi agli acquisti di beni e servizi superiori alla soglia dei 3.600 euro, Iva inclusa, per i quali non è prevista l’emissione di fattura, sarà differita al 1° luglio (il provvedimento si può visualizzare integralmente sul sito dell’Agenzia delle Entrate).
Questo, al fine di favorire i necessari adeguamenti, anche di tipo tecnologico, relativi all’adempimento del nuovo obbligo, e consentire anche al Ministero dell’Economia di ritoccare eventualmente il nuovo strumento di accertamento. Rimane ancora aperta la questione relativa alle operazioni già tracciabili, il cui scopo è quello di ridurre il carico degli obblighi di comunicazioni per i contribuenti. Con il decreto “omnibus” all’esame del Senato, potrebbero arrivare per la prima settimana di maggio, con il decreto sviluppo, le prime disposizioni per uno spesometro solo in contanti.

Recuperare, infatti, i dati sulle transazioni effettuate con moneta elettronica, potrebbe spingere il fisco a guardare anche oltre-confine, per acquisire i dati degli acquisti e servizi effettuati all’estero. La modifica normativa in arrivo dovrebbe escludere dagli obblighi di comunicazione tutti gli acquisti effettuati con moneta elettronica. Bisognerà capire però se, al pari degli acquisti effettuati con carta di credito, l’esonero della comunicazione riguarderà anche quelli effettuati con assegno bancario, visto che questo è già tracciato dall’amministrazione finanziaria. (Angela Cuscela)

Fonte: Il Sole 24 Ore.

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