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Articoli :: Il Fisco cerca i crediti nascosti

04 Nov 2006

Fiscale - Tributario

Oltre alla possibilità di accedere ai dati bancari e finanziari del debitore e ...



Oltre alla possibilità di accedere ai dati bancari e finanziari del debitore e alla facoltà di attivare, con procedura abbreviata, il pignoramento dello stipendio (previste dalla manovra-bis, Dl 223/2006), sono in arrivo nuove misure sulle richieste da parte del Fisco di informazioni nei confronti dei terzi debitori del contribuente.

L'attuale normativa sulla riscossione prevede la possibilità di richiedere una dichiarazione da parte del terzo debitore del contribuente. Il Dl 262/06, collegato alla manovra finanziaria, potenzia queste procedura. La nuova disciplina di applicherà sia nei confronti dei contribuenti privati che nei confronti degli operatori economici (professionisti e imprese), che non abbiano saldato la cartella di pagamento entro 60 gg. dalla notifica.

In particolare, viene previsto che gli agenti della riscossione, una volta venuti a conoscenza dell'esistenza di rapporti creditori che riguardano il contribuente moroso, possono richiedere al terzo debitore, con lettera raccomandata, notizie dettagliate in merito "alle cose e alle somme" da loro dovute al contribuente.

Nella raccomandata contenente la richiesta di informazioni è fissato anche il termine per la risposta, che non può essere inferiore a 30 giorni dalla data di ricevimento della lettera. Il terzo dovrà rispondere tempestivamente all'ufficio che ha inviato il questionario, a pena di sanzione (da 2.065 euro a 20.658 euro).

Ricordiamo che è in vigore anche la disposizione che ha esteso ai crediti del contribuente, con eccezione di quelli pensionistici, la procedura prevista per il pignoramento del quinto dello stipendio. Il Fisco potrà dunque chiedere al debitore del contribuente il pagamento dei tributi arretrati, fino a concorrenza del credito vantato.

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